“Cammini dentro l’Europa – Studenti in viaggio alla scoperta di sé e dell’altro”
Cammino Siena – Bolsena
3 – 8 Aprile 2018
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“Scendo al fiume quasi ogni giorno al solo scopo di sedermi e osservare.
Guardo il fiume da trent’anni, un tratto di acqua ripida e trasparente, ampio circa centodieci metri.
Se c’è una cosa che ho imparato, è che ogni volta che mi siedo a guardare mi si rivela qualcosa che ancora non conosco”.
(Barry Lopez)
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Il 3 Aprile mattina, zaini in spalla, finalmente si parte! Grazie al contributo di tanti amici, all’impegno della scuola e all’entusiasmo dei ragazzi, un gruppo di circa venti studenti del triennio si metteranno in viaggio per compiere a piedi il tratto di 130 km della via Francigena che unisce Siena a Bolsena, dentro uno dei territori più belli del nostro paese.
Il nostro primo sogno era stato Santiago de Compostela, ma i costi importanti legati soprattutto al viaggio in aereo ci hanno consigliato di collocare in Italia la nostra avventura, per permettere a tutti gli allievi che stanno partecipando a questa edizione del “Progetto Europa” di essere pronti ai nastri di partenza.
Siamo certi che anche questa proposta saprà mantenere intatti la forza e il significato che solo esperienze di questo tipo sanno regalare.
Cammineremo sulla Via Francigena, la storica strada che dal Medioevo conduce i pellegrini provenienti dal nord dell’Europa verso Roma. Anche questa via, così come il Cammino di Santiago, costituisce ancora oggi per tante persone un luogo di esplorazione di sé e del mondo, di incontro con gli altri, la natura, la storia, la bellezza.
Saranno cinque tappe per cinque giorni, esattamente come sarebbe stato a Santiago, dentro un contesto paesaggistico forse ancora più emozionante di quello della Galizia.
La data della partenza è ormai alle porte: il 3 Aprile mattina prenderemo il treno per Siena e all’indomani cominceremo a camminare verso Ponte d’Arbia, San Quirico d’Orcia, Radicofani, Acquapendente e Bolsena.
Fra le tante angolazioni da cui guardare questa avventura, citiamo anche quella della riscoperta di una certa sobrietà. La nostra società ci ha abituati a volere tutto, essere sempre connessi col mondo, non mancare mai di nulla, col rischio a volte di perderci fra le cose. Per chi cammina, invece, è la leggerezza a fare la differenza. Ci auguriamo di tornare tutti con una rinnovata passione per l’essenziale e la condivisione.
Non ci resta che salutarvi e darvi appuntamento al nostro ritorno. Le nostre gambe saranno in qualche modo le gambe di tutta la scuola. Una scuola che viaggia, che scopre e si scopre.